- Orientamento al “sapere – saper fare - saper essere”: con l’acquisizione di nozioni teoriche (sapere) e con la sperimentazione in prima persona delle abilità di Counseling (saper fare), si sviluppa la capacità di conduzione empatica di un colloquio e il potenziamento della consapevolezza e conoscenza di sé (saper essere): per aiutare gli altri è necessario essersi liberati dalle proprie criticità e star bene con sé stessi.
- Integrazione pluralistica: la conoscenza di un ampio numero di modelli teorici e metodologie relazionali/comunicative permette di offrire un aiuto «centrato» e personalizzato sul cliente o l’interlocutore.
- Conoscenza e potenziamento di sé: con l’utilizzo di modalità didattiche attive (roleplaying, videodittatica...), laboratori biennali di crescita in gruppo, percorsi individuali di crescita personale, workshop, esercitazioni di pratica operativa e attività di supervisione, si agevola la conoscenza di sé e la scoperta del proprio potenziale.
- Benessere psicofisico: il Counseling è un processo orientato all’attivazione e al potenziamento delle risorse del cliente, che favorisce le sue capacità di autodeterminazione e autoefficacia, in modo che possa trovare in sé la soluzione più adeguata ai propri disagi esistenziali e di conseguenza migliorare il suo benessere psicofisico. Il Counselor non è un terapeuta, non fa diagnosi e non prescrive farmaci: tutte attività appannaggio esclusivo di medici e psicologi, professionisti con cui il Counselor può collaborare e interagire e che non sostituisce.